
Con provvedimento del Centro Reclutamento della Guardia di Finanza di Ostia, è stato recentemente formalizzato l’accoglimento di un’istanza in autotutela presentata in nome e per conto di un Vice Brigadiere del Corpo.
Nel caso specifico si tratta di un militare inizialmente giudicato inidoneo al concorso, per titoli ed esami, per l’ammissione di 149 Allievi Marescialli al 17° Corso presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, riservato agli appartenenti al Corpo.
Il motivo dell’esclusione è dipeso dal conseguimento di un punteggio insufficiente ottenuto all’esito della procedura svolta dal militare che prevedeva dei quesiti a risposta multipla, sottoposti ai candidati nella prova scritta di lingua italiana.
Nel caso di specie, fra le domande sottoposte al Vice Brigadiere, ve ne era una che del tutto inaspettatamente è risultata essere posta in maniera errata; nel caso di specie è emerso che fra le possibili risposte nessuna di queste poteva dirsi corretta.
Rilevato l’errore, prima di procedere dinanzi al giudice competente territorialmente (Tar Puglia), è stata presentata in favore del candidato un’istanza in autotutela, tesa la stessa ad ottenere il riallineamento del voto conseguito nel blocco “italiano” che, in base alla tabella di attribuzione dei punteggi, avrebbe modificato il punteggio tanto da consentirgli il superamento della prova e la vittoria del concorso.
Ebbene, previo parere favorevole della società Selexi Srl di Milano (colei per intenderci si era occupata per conto della Guardia di Finanza di predisporre le domande per le prove selettive) è stato notificato confermato l’accoglimento dell’istanza.
La circostanza che desta però maggior stupore è che l’amministrazione del Corpo abbia riconosciuto non solo vincitore del concorso il Vice Brigadiere in questione ma che abbia provveduto, in perfetta autonomia, ad operare una ulteriore verifica all’esito della quale il Centro Reclutamento della Guardia di Finanza ha disposto la rettifica per altri due casi analoghi a quello evidenziato nell’istanza in autotutela; ulteriori due Vice Brigadieri incappati nella stessa domanda errata hanno potuto beneficiare della medesima correzione.
Per uno dei due a quanto pare la correzione ha determinato anche in quest’altro caso la vittoria del concorso.