Si conclude con una sentenza di assoluzione, con la formula più ampia, la vicenda che ha visto come protagonista, suo malgrado, un giovane militare dell’Esercito Italiano, risultato poi vincitore del Concorso Allievi Carabinieri.
A causa del procedimento penale del quale destinatario, in attesa della definizione dell’azione penale, il giovane militare è stato sospeso cautelativamente dal corso di formazione Allievo Carabiniere (sospensione precauzionale a titolo discrezionale adottata dall’Arma dei Carabinieri).
Il Tar Sardegna ha tuttavia accolto la richiesta cautelare avanzata, consentendogli in tal modo di riprendere il corso di formazione presso la Scuola Allievi Carabinieri, corso che ha poi positivamente portato a termine.
In primo grado, all’esito del giudizio abbreviato richiesto, nonostante l’evidenza dell’innocenza trasparisse senza dubbio dagli atti di causa, il militare è stato sorprendentemente condannato dal G.U.P del Tribunale militare di Roma per i reati contestati.
La Corte Militare di Appello di Roma, alla quale rivoltosi il militare, non ritenendo assolutamente condivisibili le motivazioni sulla base delle quali il giudice di primo grado ha ravvisato la colpevolezza dell’imputato dei reati di simulazione d’infermità e truffa aggravata ai danni della propria amministrazione, lo ha assolto – ex art. 49 c.p. – attesa l’inidoneità della condotta “reato impossibile”.
Grazie all’assoluzione il militare avrà così modo di prestare finalmente il giuramento di fine corso, fino ad oggi precluso, e di essere assegnato al suo primo reparto operativo, previa ricostruzione ex tunc della propria carriera, sia sotto il profilo economico che sotto il profilo dell’anzianità del grado.
Avv. Sebastiano Russo